ITALO PERESSON su disegno di GISBERTO CERACCHINI
SACRA FAMIGLIA
1972-1977
Pietra e pasta vitrea a mosaico
Il mosaico è tratto dall’omonimo dipinto su tavola di Gisberto Ceracchini, presente nella collezione della Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei. Di quest’opera esistono diverse versioni tra cui un olio su tavola del 1946 presso la Collezione Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e un olio su compensato del 1955 presso la Galleria d’Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi.
Con quest’opera Ceracchini partecipò nel 1955 alla VII Quadriennale d’Arte Nazionale a Roma. Il tema della Sacra famiglia è caro all’artista che lo tratta in diversi momenti della sua vita, proponendo un impianto compositivo e iconografico quasi identico. L’opera ha una sua interna geometria regolata dalla linee prospettiche che convergono verso il volto di Gesù. Lo schema è a piramide entro il quale si iscrivono le figure. L’architettura che inquadra la scena si ispira ad esempi della pittura quattrocentesca umbro-toscana: una stanza delimitata da una parete di fondo sulla quale si apre una finestra arcuata che lascia intravedere un paesaggio naturale. Ai lati due nicchie simmetriche. È una scena intima, affettuosa e familiare. Nella composizione Ceracchini inserisce due elementi simbolici: i fiori nelle nicchie che rimandano al dogma dell’Immacolata Concezione e il libro aperto segno del Verbo che si è fatto carne.