È significativa la presenza di artisti lontani dalla Chiesa o da confessioni religiose, ma uniti dalla necessità di riflettere sulla dimensione spirituale.
La collezione si contraddistingue per la varietà di tecniche e materiali, così come per gli autori rappresentati.
Per la pittura artisti come Felice Carena, Aldo Carpi, Silvio Consadori, Gerardo Dottori, Luigi Filocamo, Trento Longaretti, Alberto Sughi, Giuseppe Zigaina.
Per la scultura Libero Andreotti, Angelo Biancini, Floriano Bodini, Cassino, Pericle Fazzini, Enrico Manfrini, Francesco Messina, Carlo Paganini, Eros Pellini, Mario Rudelli e Lello Scorzelli.
Il mosaico e la vetrata sono rappresentati da Bodini, Carpi, Longaretti, Fazzini e Salietti, mentre Martinotti ed Ettore Paganini si distinguono per i colori vivaci dei loro smalti.
Kengiro Azuma, Consadori, Filocamo, Manfrini, Casorati, Manzù, Scorzelli, Usellini narrano attraverso i tratti del disegno e della grafica.
Non mancano gli esempi più contemporanei caratterizzati da nuovi linguaggi ed interpretazioni. Ne sono un esempio i lavori di Agostino Arrivabene, Davide Coltro, Giovanni e Giancarlo Cerri, Michele Dolz, Raul Gabriel, Guido Lodigiani, Patrizia Novello, Mario Raciti, Elvis Spadoni, Valentino Vago, William Xerra.