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Storia

GASC- Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei nasce il 7 dicembre 1955 grazie ad uno dei più fervidi collaboratori della Casa di Redenzione Sociale: Dandolo Bellini. Il suo interesse per l’arte, la cultura e l’amore per l’opera sociale, lo spingono a donarle la propria personale collezione di opere d’arte contemporanea esclusivamente a soggetto sacro.

Si viene così a costruire il nucleo iniziale di una raccolta d’arte, primo esempio nel suo genere, destinata a crescere notevolmente tra gli anni ’50 e ’60 del ‘900.

La collezione è ospitata nelle sale settecentesche di Villa Clerici e diventa presto un punto di riferimento per la città di Milano e gli artisti che, come in un cenacolo, vi si ritrovano frequentemente per discutere e sperimentare nuovi temi e iconografie. Ancora oggi GASC mostra le tracce affettuose del passaggio degli artisti che hanno impreziosito gli ambienti con piccole decorazioni, a testimonianza del loro legame con il luogo.

L’esperienza singolare della Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei riapre il dialogo tra la Chiesa Cattolica e l’arte contemporanea, suggellato dall’assidua frequentazione dell’allora arcivescovo Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI. Il profondo legame con il Pontefice porta Dandolo Bellini a Roma dove collaborerà, insieme a Monsignore Pasquale Macchi, alla realizzazione della collezione d’Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani.

Oltre a curare l’esposizione delle opere a tematica sacra di importanti artisti italiani del ’900 e contemporanei, GASC organizza laboratori didattici e attività ludico-creative per scuole, famiglie e percorsi specifici per la catechesi. Propone inoltre un calendario di mostre temporanee, conferenze, rassegne musicali e iniziative culturali.