ITALO PERESSON su disegno di GISBERTO CERACCHINI
NATIVITA’ DI MARIA
1972-1977
Pietra e pasta vitrea a mosaico
Il mosaico racconta la nascita della Vergine, in particolare il momento che segue il parto. Le balie si apprestano a fasciare Maria appena nata, mentre Sant’ Anna ancora distesa a letto osserva la scena. Altre tre donne assistono all’evento che si svolge in una stanza, delimitata dalla presenza di un’apertura sullo sfondo. L’impianto della composizione è geometrico e la tridimensionalità è data dalla resa delle assi di legno che compongono il pavimento. Vicino alle tendenze di Novecento e del realismo magico, Ceracchini sviluppò uno stile personalissimo creando composizioni statiche, equilibrate, immerse in uno spazio che suggerisce l’assenza della dimensione temporale. Il mosaico è tratto da un bozzetto per la Chiesa Immacolata di Fatima di Segezia (Foggia), ma una composizione molto simile è affrescata nel catino absidale della Chiesa di Santa Rita a Cascia, dove l’artista realizza un ciclo di affreschi dedicati alla storia della Vergine. Una versione a dipinto del medesimo soggetto è stata esposta alla VII Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma nel 1955.