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Giuseppe Pirrone: la colonna dell’Antico e Nuovo Testamento

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Opera presentata in occasione del secondo concerto pianistico della rassegna MUSEO IN CONCERTO.

GIUSEPPE FORTUNATO PIRRONE

(Borghetto 1898 – Roma 1978)

COLONNA CON STORIE DELL’ANTICO E NUOVO TESTAMENTO

1971

gesso dipinto

GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei

Il programma del concerto contempla un pezzo per pianoforte esplicitamente legato al mondo museale: Quadri da un’esposizione di Modest Petrovič Musorgskij.

Si tratta di una suite, ovvero una serie di brani composti per essere eseguiti in sequenza. Musorgskij la compose dopo essere rimasto colpito dalla visita della mostra di un amico pittore. È formata da dieci brani ispirati ad altrettanti quadri e da cinque pezzi di collegamento, da lui chiamati “promenade” (passeggiate). Lungo tutta la composizione c’è un tema ricorrente che rimane riconoscibile pur nelle molteplici variazioni che lo arricchiscono.

Abbiamo quindi una composizione musicale che esplicita come l’arte faccia risuonare legami, citazioni, rimandi, sviluppi di temi continuamente ripresi e modificati. L’esperienza è quella di una molteplicità che solo apparentemente si disperde e che invece trova sempre un filo unitario. Un’esperienza che chiede al fruitore di mantenere una visione d’insieme dell’opera.

Un criterio questo che risulta particolarmente vero e utile anche per la nostra Galleria D’Arte Sacra dei Contemporanei. Qui infatti troviamo rappresentati innumerevoli storie e personaggi biblici, un patrimonio di memoria che la tradizione esegetica ha sempre letto e interpretato in modo unitario scorgendo tra i diversi episodi legami, prefigurazioni, inveramenti.

Questo approccio lo vediamo riassunto e visualizzato in quest’opera molto particolare di Giuseppe Pirrone (1898-1978). Si tratta di un’opera in gesso dipinto: Colonna con Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento. Realizzata nel 1971, la fusione in bronzo che se ne ricavò entrò a far parte di quel primo nucleo di opere che costituirono la Sezione d’Arte Moderna dei Musei Vaticani voluta da papa Paolo VI.

La colonna, suddivisa in gironi, raffigura persone e storie dell’Antico e del Nuovo Testamento. Partendo dal basso verso l’alto compaiono la creazione dell’universo, Adamo ed Eva, la cacciata dal Paradiso, Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosé, i profeti e poi la vita di Gesù, dalla natività fino alla resurrezione.

Tutta la storia della salvezza è qui raccolta in unità e molti sono i rimandi interni. Ad esempio, l’episodio delle tavole della legge date a Mosè è raffigurato sotto l’annunciazione dell’Angelo a Maria e alla natività di Gesù. La corrispondenza ricorda come l’arca dell’alleanza, che contiene le dieci parole di Dio, trovi il proprio compimento in Maria, la “Nuova Arca” dell’alleanza che contiene la “Parola che si è fatta carne”.

Episodio dopo episodio, riferimento dopo riferimento, tutta la storia è letta nell’unità della persona di Cristo raffigurato simbolicamente nella colonna stessa in quanto elemento architettonico che unisce cielo e terra.

La suite di Musorgskij così come la colonna di Pirrone sono un invito a fermarsi a contemplare: lì dove appare un pulviscolo di note o un dispersivo accumulo di fatti, emerge un po’ alla volta un disegno unitario, una storia dove ogni elemento acquista senso e valore.